Buone sono state le vendite 2011 della rete Crai: il fatturato alle casse è stato di 4.400 milioni di euro, corrispondenti a un +3,5% nei confronti dell’anno precedente. Con i chiari di luna che corrono, si può ben dire che il risultato è “abbastanza” buono e incoraggiante, come lo giudica prudentemente il presidente di Crai Secom Piero Boccalatte. E con ragione, visto che le previsioni dell’anno scorso erano di 4.600 mld, più o meno la cifra che si prevede per quest’anno: 4.664 milioni. Comunque dal 2008 all’anno scorso questa crescita è stata del 60%. Ciò dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che la crisi Crai è ormai lontana nel tempo. A realizzare questi importanti risultati prezioso è stato l’apporto dei 200 nuovi pdv, aperti o acquisiti soprattutto in Lazio, Campania, Calabria e Sardegna, che elevano il loro numero a circa 2.900 unità. Comunque è indubbia la vitalità dello sviluppo numerico di Crai, soprattutto perché si tratta di pdv di media e piccola superficie, molto elastici ad adattarsi al cambiamento veloce dei consumi e degli acquisti. Un’altra delle caratteristiche della rete Crai, è, grazie aPromotre, Pilato e Consorzio Progetto 2000, la presenza del canale drug (profumeria e igiene casa e persona) che con i suoi circa 800 pdv segna il 25% del numero totale della rete e il 20% delle vendite complessive. E’ appunto sul miglioramento dell’efficienza della sua rete, tipicamente di vicinato, che il lavoro della cooperativa si impegnerà in modo particolare quest’anno. Anche se, grazie all’alleanza con Sma siglata nel 2008, la competitività negli acquisti è da tempo stata messa al sicuro e le sinergie conseguenti sul piano commerciale, logistico e organizzativo possono convertirsi in ulteriori strumenti di sviluppo e di qualificazione imprenditoriale. In quest’ottica è nata recentemente la proposta che i poli Crai sviluppino le insegne del gruppo Sma sul loro territorio specifico attraverso un contratto di master franchising. Chiaro esempio di sinergia complementare fra insegne e fra Gd e Do. Un esempio di questo modo di operare è l’utilizzo di Crai Tirreno della piattaforma Sma di Fiumicino e lo sviluppo delle insegne Simply in Sardegna e Calabria, territori di grande presenza Crai e di assenza Sma. Altra attività che quest’anno il gruppo si propone è quella della caratterizzazione con un’insegna propria che li identifichi come Crai dei pdv specialistici del canale drug, primo caso nella Gdo italiana alimentare. Ma, più in generale, oltre allo sviluppo numerico della rete, verrà intrapreso lo sforzo di migliorare l’efficienza della filiera, in modo che il valore generato nella catena si rifletta sui prezzi e i servizi al consumatore. Di non poco conto, vista la situazione del reddito e dei consumi italiani. Deciso è inoltre l’impegno di Crai di creare distintività e valore al marchio, opera che richiede, come si sa, un suo continuo ed estenuante adattamento e attualizzazione. Questo sforzo verrà sopportato da settembre da una campagna pubblicitaria che presenterà un nuovo spot d’insegna. In parallelo verrà rilanciato anche il prodotto a marchio, continuando così nell’opera di ricerca di una rinnovata qualità dei suoi 1.525 prodotti a marchio, che nel 2011 hanno inciso per il 16,1% delle vendite totali. Non bisogna dimenticare, infatti, che Crai fu il primo gruppo della Do a ottenere, nel 2003, la certificazione del sistema qualità per la progettazione e la gestione dei suoi prodotti. Per la loro maggior qualificazione e distinzione Crai si doterà di una carta dei valori etico-socio-ambientali. In proposito, farà diventare Crai inForma da strumento per rilevare intolleranze e allergie agli ingredienti contenuti nelle sue private label a sistema di informazioni al consumatore tramite ricette, abbinamenti, valori nutrizionali, disponibili attraverso applicazioni Smartphone-base. Un’alta caratteristica del sistema Crai è la sua presenza oltre i confini nazionali, rarissima per i retailer italiani. Alla sua attività a Malta, presente dal 1994 tramite Codè Crai Ovest di Leinì (To) con 100 pdv, e in Svizzera con 150 pdv operanti dal 2006 tramite Crai Adria Nord di Piacenza, si è aggiunta l’anno scorso anche quella in Albania, dove, tramite Ama Crai Est di Montebelluna (Tv), sono stati aperti una superette di 350 mq a Scutari, un super di 900 mq a Bushat e presto un terzo pdv. Per finire, importante è stata quest’anno la creazione nei mesi scorsi del consorzio Crai Fidi soc. coop. ad opera di Crai soc. coop. e Crai Secom spa e che diventerà operativo a giorni, dal 15 giugno. Il funzionamento della nuova struttura parte dalla necessità di sviluppo dei dettaglianti associati e quindi di risorse finanziarie. Quelli che hanno necessità o opportunità farà passare la propria richiesta di finanziamento bancario per il polo di appartenenza, che, dopo averla analizzata, la presenterà a sua volta al nuovo consorzio affiché si faccia garante personalmente presso un istituto di credito. Il consorzio a sua volta ne valuterà la validità e, se l’analisi sarà positiva, darà l’ok alla richiesta, facendosi garante. Operazione per l’associazionismo distributivo molto semplice, ma efficace, per supportare lo sviluppo della rete in un periodo in cui le banche sono restìe a rischiare. Ma anche per rafforzare il proprio sistema Crai, strutturalmente suddiviso in tre livelli.