Nel momento in cui il decreto sulle liberalizzazioni del Governo Monti (D.L. n. 1/2012) ha iniziato l’iter della conversione in legge al Senato, con l’avvio delle audizioni presso diverse Commissioni, si stanno moltiplicando le proposte di emendamenti al decreto stesso.
Tra queste proposte vorremmo segnalare quelle elaborate da <b>Prassicoop</b> di Milano, che del decreto compie un’ampia disamina, sottolineando sia gli aspetti positivi che le criticità che andrebbero superate. Di queste ultime vorremmo porne in evidenza alcune che ci sembrano di massimo interesse e che i gruppi parlamentari dovrebbero fare proprie.
A proposito dell’art.1, comma 2, si propone, ad esempio, di aggiungere ai motivi atti a giustificare l’apposizione di limiti e controlli dopo le parole “danni alla salute e all’ambiente”, le parole “all’assetto del territorio, ai beni culturali e paesaggistici, alle biodiversità”.
Anche noi in un precedente commento nella sezione “News/Normativa” avevamo posto in evidenza l’arbitrarietà dell’aver inserito nell’art. 1, comma 1, tra le norme che pongono divieti e restrizioni alle attività economiche da abrogare nelle normative regionali “le disposizioni di pianificazione e programmazione territoriale o temporale autoritativa con prevalente finalità economica o prevalente contenuto economico”. Mentre si è d’accordo nell’eliminazione della programmazione settoriale del commercio di carattere autoritativo e di tipo quantitativo quale abbiamo conosciuto con l’applicazione della legge n. 426/1971 (esperienza conclusasi con una corretta applicazione del D.L. n. 114/1998, cosiddetto “decreto Bersani”), non si può non rilevare che la pianificazione e programmazione territoriale con le sue previsioni di carattere localizzativo e dimensionale degli insediamenti commerciali non può non avere per sua natura anche un contenuto “economico”, al pari delle previsioni localizzative e dimensionali delle aree da destinare a residenza, ad uffici o ad altre attività produttive. La proposta di ripristinare tra i “motivi di interesse generale” al fine di evitare possibili danni “l’assetto del territorio” ci trova pienamente d’accordo, così come andrebbe eliminato nell’art. 1, comma 1, il richiamo alle “disposizioni di pianificazione e programmazione territoriale con prevalente finalità economica o prevalente contenuto economico” , richiamo che rappresenta un “non sense” e sarebbe solo fonte di un contenzioso infinito per stabilire la prevalenza o meno di un contenuto economico.
Anche l’analisi condotta da Prassicoop pone poi in evidenza la necessità di evitare, nel comma 4 dell’art.1, di fare coincidere i termini fissati per il Governo per l’emanazione dei regolamenti di cui al comma 3 (31/12/2012) con quelli per l’adeguamento ai principi dei commi 1,2 e 3 da parte degli enti locali, “allo scopo di evitare il rischio di interpretazioni contrastanti che possono dare origine a contenzioso”. A questo proposito “si propone di fissare il termine per gli enti locali a 3 mesi dall’emanazione dei regolamenti di cui al comma 3”. Si tratta di una soluzione diversa da quella da noi proposta nel richiamato articolo pubblicato nella sezione “News/Normativa”, tesa a realizzare uno sfasamento tra i due termini ripristinando il testo apparso in una precedente bozza del decreto, cioè anticipare il termine per il Governo al 20 giugno 2012 e lasciare il termine del 31 dicembre 2012 valido ai fini del recepimento da parte di Regioni ed Enti locali. Trattasi di modalità di sfasamento diverse, ma il problema in sede parlamentare va affrontato e risolto.
Il documento predisposto da Prassicoop formula poi una serie di proposte di emendamenti su altre parti del D.L. n. 1/2012 ( quali l’art. 11 dedicato alle farmacie, gll’artt. 17 e 18 dedicati ai distributori di carburanti o l’art. 30 dedicato alle rivendite di giornali e riviste). Su questi aspetti rinviamo il lettore direttamente al testo del documento, posto a disposizione da parte di Renato Cavalli, che ringraziamo per la sua cortese collaborazione. (Per la consultazione del testo <a href=”http://www.infocommercio.it/news/PRASSICOOP-OSSERVAZIONI-DECRETO-SVILUPPO.pdf” target=_blank”>cliccare qui</a>.). (o.z.)