Mercoledì 5 giugno si è svolto, nell’ambito della manifestazione EIRE 2013 a Milano, il convegno dal titolo Il ruolo del Retail Real Estate nello sviluppo dei centri urbani: il commercio nel processo di valorizzazione. Nell’occasione sono stati presentati dal vicepresidente del CNCC Corrado Vismara, alcuni casi di successo in Europa dove il Centro Commerciale si configura come centro urbano (Turchia, Stoccarda, Dresda, Kadowice, Londra, ecc.) e centro multifunzionale. Successivamente il Coordinatore Scientifico di EIRE, Benaglia, ha introdotto alcuni casi concreti di realizzazioni mirate a rispondere a bisogni concreti in un momento storico difficile e dove il commercio può essere la leva nell’ambito di accordi di cooperazione tra pubblico e privato, per recuperare e valorizzazione il patrimonio esistente.
Mercoledì 5 giugno si è svolto, nell’ambito della manifestazione EIRE 2013 a Milano, il convegno dal titolo Il ruolo del Retail Real Estate nello sviluppo dei centri urbani: il commercio nel processo di valorizzazione. Nell’occasione sono stati presentati dal vicepresidente del CNCC Corrado Vismara, alcuni casi di successo in Europa dove il Centro Commerciale si configura come centro urbano (Turchia, Stoccarda, Dresda, Kadowice, Londra, ecc.) e centro multifunzionale. Successivamente il Coordinatore Scientifico di EIRE, Benaglia, ha introdotto alcuni casi concreti di realizzazioni mirate a rispondere a bisogni concreti in un momento storico difficile e dove il commercio può essere la leva nell’ambito di accordi di cooperazione tra pubblico e privato, per recuperare e valorizzazione il patrimonio esistente. Come aveva ricordato anche Vismara, il commercio costituisce uno degli elementi chiave perché crea centralità e crea socialità. Nelle stesse note introduttive al convegno, Vismara riprendeva e attualizzava il documento di presentazione della conferenza nel quale si citava come nel 1971 in Le commerce moteur du développement urbain fossero presi a riferimento i nuovi centri commerciali di Nizza e di Bruxelles quali esempi di operazioni di sviluppo urbano “trainate” dalla creazione di un nuovo aggregato commerciale e come a distanza di quarant’anni, “il commercio costituisca ancora l’elemento trainante di sviluppo, riqualificazione e rilancio urbano”. A seguire sono stati presentati dai protagonisti alcuni esempi realizzati in Italia. Il primo esempio, presentato da Massimo MORETTI, Head of Business Unit Portfolio Retail Beni Stabili SPA, è stato il recupero dell’Excelsior, un’area molto centrale a Milano a pochi passi dal Duomo. Attraverso un nuovo concept di luxory department e un progetto di 4 anni, si è recuperato un segno storico della città di Milano. Il progetto è firmato da Jean Nouvel ed ha dovuto affrontare problemi di location, spazio e retaillers tipici di un intervento in centro storico. Il recupero di quello che era un teatro storico e poi successivamente trasformatosi in sale cinematografiche ha comportato un confronto con gli uffici della Soprindendenza e quindi un processo progettuale e costruttivo impegnativo. Il risultato è un aggregato e la creazione della linea Luxory del gruppo COIN con 5000 mq di GLA. Un intervento importante che ha portato ad un ritorno di comunicazione internazionale e dove Nouvel, per dare continuità con la destinazione storica precedente e per comunicare con la città ha creato schermi video pensati appositamente e che cambiano continuamente volti a riprendere con unità i temi del cinema e del commercio. A seguire è intervenuto Stefano MEREU, Responsabile Vendite e Media Grandi Stazioni S.p.A, con il progetto di riqualificazione della stazione di Milano. La stazione ferroviaria è un luogo di centralità che collega le città tra loro e pertanto un luogo di grande passaggio dove la percezione di sicurezza è importante e dove il commercio può restituire alla città questa percezione. Intervento importante, racconta Mereu, che coinvolgeva 14.000 mq di superficie e 40 shop portati all’ultimazione rispettivamente a 26.000 mq e 100 shops con un cambio di ospitalità architettonica. A seguito dell’intervento i 130 milioni di utenti l’anno permangono mediamente di più in stazione trovando una offerta più variegata. Intervento che si è confrontato con i vincoli dell’immobile, un vero e proprio monumento, sempre garantendo continuità al servizio. Un investimento di 150 milioni di euro. Una operazione commerciale studiata, racconta Mereu, attraverso la valorizzazione degli ambienti storici e attraverso una offerta commerciale studiata per il tipo di utenza. Innovazione nei format introdotti e nella comunicazione legata ai media (totem, web e social) i cui risultati non si sono fatti attendere: la crescita del fatturato dei pdv è del 460% tra il 2009 e il 2013 e ha generato 600 occupati l’anno, 30 milioni di gettivo iva, 12 di maggiore gettito irpef e 8 di maggiore gettito ires e irap. All’intervento di Mereu è seguito Stefano PAVARINI, Development Manager Multi Development Italy per il progetto della Fornace di Valle Aurelia a Roma nei pressi del Vaticano. Un intervento volto a coniugare la riqualificazione di un’area che prendeva il nome di valle dell’inferno per le sue fornaci di produzione ormai dismesse e la valorizzazione del paesaggio circostante. Un intervento caratterizzato da percorsi e camminamenti che uniscono luoghi esterni ed interni all’area di interesse. Per queste caratteristiche, Pavarini ha richiamato più volte l’idea di progetto artificio in relazione con la natura presente dove il centro commerciale diviene una strada. A seguire è stata la volta del caso presentato da Jerry BOSCHI, Responsabile per l’Italia Sonae Sierra, relativo a Le Terrazze di La Spezia. Un’area modesta, racconta, con un bacino di 100000 abitanti ma che non disponeva di un centro commerciale. 116 milioni di euro di investimento che hanno portato all’apertura nel marzo 2012. Un centro su 4 livelli con 38000 mq di GLA in cui hanno trovato lavoro oltre 700 persone. Un layout tradizionale che risponde a dei bisogni del territorio: ristorazione, palestre, wellness, casinò e che ha perso messo di avviare un progetto di riqualificazione il cui master plan, di cui il centro commerciale è una parte, copre 65 ettari e costituisce una cerniera fra la città esistente e il nuovo. Boschi presenta un centro di qualità, sostenibile e certificato che impatta e bonifica un’area di rilievo a La Spezia, ambiente turistico importante e che nei primi 13 mesi ha riportato dati di frequentazione e di attività in linea con le migliori aspettative. La conferenza è proseguita con Renato CAVALLI, Presidente Commissione Consultiva Normativa e Pianificazione CNCC, che ha affrontato il tema delicato Aspettative ed esigenze delle Pubbliche Amministrazioni nei processi di valorizzazione. Come supportarle con consulenze e servizi mirati? In cui è emersa una difficoltà strutturale anche sul linguaggio e significato dei termini oltre che delle prassi tra un Ente Pubblico e un azienda privata. Cavalli ha illustrato come lo stesso concetto di valorizzazione sia assunto in maniera diversa e come emerga sempre più la necessità e la carenza da parte della PAL di una capacità di sistema. Il convegno si è concluso con l’intervento di Pietro MALASPINA, Presidente CNCC che ha inteso tracciare una road map possibile per i processi di valorizzazione .
Alessandro Seravalli