Nell’ambito del programma Smart cities and social innovation, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha conquistato l’ottava posizione il progetto Sort, acronimo di “Spacchettamento, Organizzazione delle scorte e Tracciamento dei prodotti alimentari sprecati”. L’idea del progetto é di Gts Consulting di Messina, ma vede la partecipazione in rete di altre 6 imprese: Sacmi e Plastic sort di Imola, Alfacod di San Lazzaro di Savena (Bologna), Curti di Castelbolognese (Ravenna), Future Space di Roma e Selex Elsag di Genova. Nel progetto sono pure coinvolte tre Università: Ferrara , Parma e Bologna. In particolare Sacmi dovrà occuparsi della realizzazione della macchina per lo spacchettamento del cibo dall’imballaggio, la Curti dovrà inventare un “cassonetto intelligente”, refrigerato, autonomo dal punto di vista energetico, in grado di riconoscere il cibo conferito e di segnalare il momento del suo prelievo. Un protitipo dovrebbe essere pronto nel 2015 per entrare in sperimentazione nella città di Imola. Il progetto Sort é stato ammesso ai finanziamenti dello Stato con le seguenti quote: 25-30% con un contributo a fondo perduto, mentre per la restante quota dovrà essere coperta da credito agevolato (per il 90%) e credito ordinario ( per il 10%). Nel corso della presentazione del progetto presso il Comune di Imola il 9 aprile scorso, il direttore generale della Sacmi, Pietro Cassani, ha assicurato che il progetto sarà comunque realizzato anche a prescindere dal contributo statale.

Nell’ambito del programma Smart cities and social innovation, promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha conquistato l’ottava posizione il progetto Sort, acronimo di “Spacchettamento, Organizzazione delle scorte e Tracciamento dei prodotti alimentari sprecati”. L’idea del progetto é di Gts Consulting di Messina, ma vede la partecipazione in rete di altre 6 imprese: Sacmi e Plastic sort di Imola, Alfacod di San Lazzaro di Savena (Bologna), Curti di Castelbolognese (Ravenna), Future Space di Roma e Selex Elsag di Genova. Nel progetto sono pure coinvolte tre Università: Ferrara , Parma e Bologna. In particolare Sacmi dovrà occuparsi della realizzazione della macchina per lo spacchettamento del cibo dall’imballaggio, la Curti dovrà inventare un “cassonetto intelligente”, refrigerato, autonomo dal punto di vista energetico, in grado di riconoscere il cibo conferito e di segnalare il momento del suo prelievo. Un protitipo dovrebbe essere pronto nel 2015 per entrare in sperimentazione nella città di Imola. Il progetto Sort é stato ammesso ai finanziamenti dello Stato con le seguenti quote: 25-30% con un contributo a fondo perduto, mentre per la restante quota dovrà essere coperta da credito agevolato (per il 90%) e credito ordinario ( per il 10%). Nel corso della presentazione del progetto presso il Comune di Imola il 9 aprile scorso, il direttore generale della Sacmi, Pietro Cassani, ha assicurato che il progetto sarà comunque realizzato anche a prescindere dal contributo statale.