La conversione di insegna da Billa a Conad del supermercato di Via Amerigo Vespucci a Rimini viene ufficializzata il 5 maggio alla presenza del Sindaco Andrea Gnassi e dell’Amministratore Delegato di Commercianti Indipendenti Associati – Conad, Vladimiro Cecchini. La gestione del punto di vendita è stata affidata dalla cooperativa di dettaglianti a un giovanissimo socio, l’under 30 Fabio Semprini Cesari,riminese doc. La nuova società di gestione ha garantito l’occupazione dei 40 dipendenti, che diventeranno circa il 50% in più nei periodi di alta stagione, con l’impegno di incrementare ulteriormente la forza lavoro se le prospettive di crescita saranno rispettate. Il superstore di via Vespucci batte ogni settimana in media 14mila scontrini. L’obiettivo è di incrementare il fatturato con crescita a due cifre già da quest’anno. I metri quadri di area vendita a disposizione dei clienti sono 1.700, sviluppati su due piani. Nove le casse. Il negozio è aperto tutti i giorni, inclusa la domenica, con orario continuato dalle 8 alle 21. Il superstore di via Vespucci fa parte dei cinque a marchio Billa acquisiti da CIA-Conad nell’area Romagna-Marche, con un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro. Ravenna, Sant’Agata sul Santerno, Pesaro e Ancona le altre città interessate dal cambio di brand. A livello nazionale sono stati 43 i punti vendita acquisiti da Conad dal gruppo Rewe, di cui 36 supermercati e 7 iper. Grazie a questa operazione la quota di mercato italiana dell’insegna della Margherita è salita al 10,6%. In provincia di Rimini CIA-Conad (la cooperativa del sistema nazionale Conad che lavora in Romagna,Friuli, Veneto e Marche) dispone di 40 negozi, tra punti di prossimità City, supermercati Conad e Superstore,oltre naturalmente all’ipermercato E.Leclerc – Conad del centro commerciale Le Befane. «Siamo orgogliosi – commenta l’Amministratore delegato di CIA-Conad, il riminese Vladimiro Cecchini- di avere acquisito una rete di supermercati con grandi potenzialità e che rappresenta un pezzo importante di storia del commercio italiano».