La crisi impazza, i prezzi salgono? Per fortuna ci sono i volantini promozionali della grande distribuzione: sono loro i veri “salvacrisi”. Lo dimostrano i fatti: secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio di Qberg (società specializzata nelle ricerche e analisi di mercato per la grande distribuzione) nelle ultime quattro settimane, ad esempio, dal Nord al Sud, i prodotti agroalimentari promossi tramite volantino non hanno subito variazioni di prezzo significative. I volantini promozionali fanno da “tampone” agli sbalzi di prezzo dovuti a fattori esterni alla produzione in senso stretto (come gli aumenti della benzina, la mancanza di trasporto a causa degli scioperi) e non riflettono i rincari denunciati la scorsa settimana. Alcuni esempi: se si osserva l’andamento del prezzo di un frutto tipicamente di stagione, le arance, i cui i costi di trasporto sono una variabile importante, ad Aosta si sono potute acquistare da 88 a 93 centesimi al chilo; a Verbania sono oscillati tra 0,84 e 0,99 euro; a Brescia da 1,02 a 1,07 euro; a Torino da 0,91 a 0,95; a Trieste i prezzi promozionali medi sono oscillati nel mese di soli due centesimi (0,84-0,86); a Pisa si sono mossi da 0,64 centesimi a 1 euro; a Fermo, la variazione è stata da 1 a 1,25 euro; a Roma da 0,85 a 1 euro; a Napoli da 0,84 a 1,01 euro; a Cosenza da 0,54 a 0,84 centesimi. “La grande distribuzione, con i suoi volantini, diventa garante di un prezzo stabile. Le oscillazioni dei prezzi sono per lo più poco significative in termini di centesimi e riflettono correttamente, la stagionalità dei prodotti, a tutto favore del consumatore che viene protetto da alterazioni di prezzo anche significative” – osserva Constantin Wiethaus, amministratore delegato di PromoQui.it, il portale che consente di trovare il prezzo più basso e più vicino nei supermercati di tutta Italia.